L’avvocato generale della Corte Ue demolisce il Regolamento di Dublino. Abbiamo ragione noi (5S NdR) che da anni denunciamo i danni e l’illegalità di quell’accordo, firmato per la prima volta nel 2003 dal governo Berlusconi-Lega, che stabilisce come la domanda di asilo di un migrante debba essere esaminata solo dallo Stato in cui il migrante è entrato. Per colpa del Regolamento di Dublino tutti i Paesi in cui avvengono gli sbarchi sono lasciati soli davanti alla responsabilità di gestione delle domande di asilo. Si tratta di centinaia di migliaia di domande: nel 2016 in Italia c’è stato il record di sbarchi nella sua storia: 181.436. Per la stragrande maggioranza dei migranti Italia e Grecia sono Paesi di passaggio.
Il regolamento di Dublino va stracciato: sta trasformando Italia e Grecia nel campo profughi d’Europa.
Questo è il commento di Laura Ferrara al parere dell’Avvocato generale della Corte UE: “il parere dell’Avvocato generale della Corte UE coincide esattamente con gli emendamenti da noi (5S NdR) presentati per riformare il Regolamento di Dublino. Da anni sosteniamo che il principio del Paese di primo ingresso va eliminato, non solo perché inadeguato a regolamentare la situazione reale dei flussi migratori, ma anche perché lesivo del principio di equa ripartizione delle responsabilità stabilito dall’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Mi auguro che il parere venga recepito dalla Corte UE, in modo che Commissione e Consiglio europeo comprendano che non è solo una questione politica, ma anche giuridica, e che l’Italia è stata vessata finora in maniera ingiusta e illegale”.
”Cos’è il regolamento di Dublino? Un po’ di storia
Riportiamo da Wikipedia“.
Il “sistema di Dublino” fu istituito dalla omonima Convenzione di Dublino, firmata a Dublino (Irlanda) il 15 giugno 1990, ed è entrato in vigore il successivo 1º settembre 1997 per i primi dodici stati firmatari (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito), il 1º ottobre 1997 per Austria e Svezia e il 1º gennaio 1998 per la Finlandia.
Il regolamento di Dublino II (regolamento 2003/343/CE) fu adottato nel 2003 e sostituì la convenzione di Dublino in tutti gli Stati membri dell’UE, con l’eccezione della Danimarca, la quale ha opposto un opt-out sui regolamenti di applicazione in materia di spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Successivamente, un accordo con la Danimarca sull’estensione dell’applicazione del regolamento anche in tale paese è entrato in vigore nel 2006, insieme al protocollo separato che aveva esteso l’accordo a Islanda e Norvegia. Il 1º marzo 2008 le disposizioni del regolamento sono state estese anche alla Svizzera, che il 5 giugno 2005 aveva sottoposto a referendum per la ratifica (votata dal 54,6% dei voti), e al Liechtenstein. Un ulteriore protocollo è stato siglato per l’applicazione in Danimarca.
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