Tre domande a Fabio Schiuma, fondatore del movimento federato a Fratelli d’Italia.

Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali di settembre facciamo il punto con Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore del movimento Riva Destra, federato a Fratelli d’Italia, e dirigente nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni.

Un’estate rovente, non solo per il clima, ma per un’Italia angosciata dal covid19 e che si appresta al voto di settembre.

Siamo al doppiaggio di Capo Horn (per i velisti l’equivalente dello scalare il monte Everest). Oggi più che mai dobbiamo a tutti i costi combattere e riprendere in mano il nostro futuro, contro i nuovi manipolatori dell’economia degli stati, della finanza mondiale e della dimensione etica e umana: ci vogliono numeri e non persone. La nostra speranza si chiama indiscutibilmente Giorgia Meloni: in due anni ha ricostruito la destra italiana, allargandola anche a nuove esperienze, ma mantenendo le radici saldamente a destra. Gode di grande e crescente popolarità, sta conquistando il panorama internazionale, ha un progetto politico chiaro e netto.

Al voto di settembre si presenta un centrodestra unito: basterà per vincere e mandare un altro segnale a questo governo, o servirà la piazza?

Intanto Giorgia Meloni e’ stata fondamentale per mantenere in piedi questa coalizione. Con coerenza e determinazione ha detto da subito ‘mai col PD e mai con i 5 stelle’ e oggi con la sigla del patto anti-inciucio fatto firmare da tutti i leader dello schieramento, lo ha reso invulnerabile. Servirà’ comunque una grande mobilitazione del popolo del centrodestra, ma anche qui lei e’ stata chiara: vinciamo e poi scendiamo in piazza. Siamo l’unica speranza per l’Italia.

Lei ha fondato 26 anni fa Riva Destra, primo storico circolo di Alleanza Nazionale, oggi movimento federato da due anni a Fratelli d’Italia. Qual’è il vostro ruolo?

Alleanza Nazionale si e’ suicidata, cannibalizzata dalle correnti e violentata dalle follie di chi l’ha guidata; noi nel nostro piccolo siamo rimasti in piedi, grazie ai valori irrinunciabili della destra sociale e al nostro essere una comunità militante, ove le parole d’ordine sono lealtà e onore. Abbiamo risposto all’appello di Giorgia Meloni due anni fa, quando si e’ spesa personalmente nel trasformare FdI in un partito più inclusivo e con lei stiamo crescendo anche noi in tutta Italia. Oggi anche mediante il dipartimento nazionale di FdI rivolto all’Associazionismo politico che mi ha affidato, contribuiamo ad allargare il perimetro elettorale del partito coinvolgendo personalità e realtà esterne e traghettando sindaci e consiglieri eletti in liste civiche verso il progetto di Giorgia Meloni. Crediamo in lei. 

Fonte: 

 www.studiostampa.com

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