In questo rilievo di marmo del II-III secolo d.C., proveniente da una villa a Guidonia, nel Lazio, vediamo seduti i tre dèi su un unico trono.
Giove, il signore degli dèi, è al centro, tiene lo scettro nella mano destra; alla sua sinistra c’è Giunone, velata. È la sposa di Giove, madre dei suoi figli e, in quanto tale, protettrice delle partorienti; alla destra c’è Minerva con un elmo corinzio (il braccio destro della dea, mancante, doveva in origine sostenere l’elmo). Rappresenta l’intelligenza in grado di progettare e realizzare.
Ai piedi delle tre divinità sono raffigurati gli uccelli sacri a ciascuno:
- la civetta (Minerva);
- l’aquila (Giove);
- il pavone (Giunone).
Alla Triade capitolina era dedicato un tempio che sorgeva anticamente sul Campidoglio, il colle sacro di Roma: da qui l’aggettivo “capitolino”.
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